Omaggio a Pier Paolo Pasolini

progetto a cura di Terry Paternoster e Monica Mariotti

con la partecipazione gli attori del Collettivo Internoenki
 e delle giornaliste Martina Di Matteo e Simona Zecchi

intervento di Silvio Parrello, supertestimone del caso Pasolini
inchiesta di
Martina Di Matteo e Simona Zecchi, tratta da “I Quaderni de l’Ora”, edizioni Ila Palma-Micromedia, Palermo

mostra fotografica a cura di Emma Albarello
video a cura di Diego Zerbini Giuliano Capozzi

direzione Terry Paternoster

Sinossi
Una serata popolare, fra arte, memoria e poesia, per ricordare un uomo, un poeta, un intellettuale, una delle figure più brillanti e controverse del Novecento: Pier Paolo Pasolini.

Presentazione

Serata Romana - un racconto corale sulla morte di Pier Paolo Pasolini, una ricostruzione di “voci”, tra testimonianze tout court, reading, proiezioni e ricordi di chi l’ha amato e con lui ha collaborato (Laura Betti e Oriana Fallaci). Una serata racconto, con punte volte anche al dibattito, sulla scia del dubbio che è forse l’insegnamento maggiore che lo scrittore ci ha lasciato: non accettare verità precostituite che il potere (quello stesso potere che con molte probabilità lo ha ucciso) cercava, e ancora cerca di imporre alla vista altrui. 

“Che cos’ è il cancro” chiedeva a Furio Colombo la sera prima di morire orribilmente all’Idroscalo di Ostia, Pier Paolo Pasolini. E ancora: ”Sembriamo persone che non vedono la stessa scena, che non conoscono la stessa gente, che non ascoltano le stesse voci. Per voi una cosa accade quando è cronaca, bella, fatta, impaginata, tagliata e intitolata. Ma cosa c’è sotto?” Dov’è, dove si nasconde il fatto nudo e crudo che sporca le strade di ogni giorno, e spiega i mille rivoli della realtà?

Era questa la domanda che assillava Pasolini e che lo divideva nelle sue polemiche dagli amici scrittori (che in strada, a cercare la realtà, secondo lui non scendevano) e dai colleghi della stampa.
Parte idealmente da quella domanda, l’involucro che racchiude questa “Serata Romana” dedicata all’intellettuale del 900, che l’Italia ha perduto.

A quasi 40 anni dalla morte e a più di tre dall’apertura dell’ultima inchiesta giudiziaria da parte della Procura di Roma, la domanda che accompagna nel tempo il lavoro di indagine e inchiesta di diversi giornalisti e alcuni intellettuali, resta sempre la stessa: chi ha ucciso e perché Pier Paolo Pasolini. Come “chirurghi che hanno il coraggio di esaminare tutto il tessuto” ci si è addentrati nelle maglie di quegli anni e quella Roma, attraverso il lavoro di inchiesta delle giornaliste Simona Zecchi Martina Di Matteo, per una serata omaggio all’arte, alla sete di verità e alla sperimentazione, che hanno contraddistinto il lavoro di Pasolini con l’amore e la serietà verso il nostro Paese.
Amore che si è perso, poiché troppo presi a raccontare altro.


Il Collettivo Internoenki è un’associazione di promozione sociale per la ricerca fondata da Terry Paternoster nel 2010. In questo triennio di attività il Collettivo riceve numerosi riconoscimenti di rilievo nazionale fra cui il Premio Scenario per Ustica 2013. Un gruppo composto da ragazzi e ragazze provenienti da varie regioni italiane: Lombardia, Friuli, Campania, Lazio, Umbria, Veneto, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Sardegna. InternoEnki lavora alla costituzione di un Teatro INCIVILE: un teatro dissacrante e politico, capace di coniugare impegno civile e ricerca, alla riscoperta di un linguaggio in grado di trasformare la scena in uno strumento d’arte e controinformazione.

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